Social network e produttività offline

Ho passato il fine settimana, primo maggio incluso, a lavorare. Sto lavorando a un progetto bellissimo quindi non mi pesa, anzi. Mi reputo fortunata a poter passare il fine settimana a scrivere. E questo è un bene visto che i fine settimana fino a luglio saranno molto simili. Certo, sarà più difficile quando il tempo sarà bello, non come ieri ai Castelli Romani per esempio, ma va bene così. E a ragionare su quanto ho fatto in questi due giorni un pensiero viene spontaneo: lavorando col cellulare spento e dimenticato da qualche parte, senza il telefono fisso che suonava e soprattutto mentre anche online c’era il deserto o quasi, ho fatto una marea di cose. Ho scritto tantissimo, anche più di quanto non mi fossi prefissata, ho portato a passeggio il cane  e fatto le pulizie domenicali come una domenica qualsiasi, non lavorativa… ho persino trovato il tempo di fare i “compiti per casa” assegnati a un corso che sto frequentando.

Ora, non voglio smentire quanto detto la settimana scorsa circa l’importanza dei social network ma mi chiedo, gli altri come si organizzano? Voi come vi organizzate? E non mi dite che il tempo speso online è ben speso, è un investimento. Lo so anch’io. Ma qualcuno ha trucchi da consigliare? Che ne so, del tipo mi collego a Twitter solo mezzora la mattina e mezzora all’ora di pranzo?

PS ringrazio senzapanna che mi ha ispirato questo post stamattina 🙂

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese

Consulente di comunicazione e marketing enogastronomico per aziende piccole e grandi. Docente presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, lo IUSVE di Venezia e la Fondazione E. Mach. Autrice di vari volumi tra cui i manuali Marketing del vino (terza edizione 2021, Edizioni LSWR), Marketing del gusto (2015, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli), e Marketing dei prodotti enogastronomici all'estero (2017, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli e Rita Lauretti).

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