Il vino ai tempi di facebook – concetti chiave emersi durante il convegno a Porto Cervo

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Con clamoroso ritardo (giustificato) ecco il mio resoconto sul convegno che si è tenuto a Porto Cervo sul tema del vino ai tempi di Facebook. Da qualche giorno sono online i video (un link per ogni speaker, tutto qui sotto) con i momenti più salienti dei vari interventi del convegno e allora ecco che, pur avendo perso l’immediatezza, l’attualità è rimasta.

L’incontro, moderato da Bruno Gambacorta di Eat Parade del TG2,  si è tenuto in occasione della quarta edizione del Porto Cervo Wine Festival e tra gli aspetti più positivi, almeno come speaker, c’era il fatto che erano presenti i produttori, liberi, durante la mattina, dagli impegni di degustazione. Si è parlato di comunicazione, di importanza dell’ascolto (vedi slide), ma anche di reputazione online (voi siete iscritti a Google Alert, vero?), e ancora di passione e voglia di stare su internet con piacere, non come compito per caso – mi viene in mente per questo ultimo particolare, l’intervento di Elisabetta Tosi. C’era pure Luciano Pignataro che invece ha raccontato la sua esperienza di giornalista che grazie a internet ha potuto mappare realtà che solitamente non trovavano spazio nelle guide, oltre a Chef Kumalè e a Daniele Cirsone che invece ha presentato il social network dedicato al vino Movinclick, prossimamente online. Ecco alcuni concetti che vorrei evidenziare tra quelli emersi:

  • I social network (e i blog) creano l’opportunità per un’azienda di creare un rapporto diretto ed emozionale con i consumatori
  • Internet, inteso come web 2.0, offre lo spazio per parlare anche di realtà più piccole e meno “mainstream”
  • I social network, creando un rapporto diretto con il consumatore permettono, anche in un mercato frammentato come quello del vino, di fidelizzare il cliente – un po’ come avviene quando il cliente va in cantina.
  • I social network saranno anche virtuali ma sono composti da persone reali che si vogliono incontrare – vedi anche il recentissimo incontro di Terroir Vino – e che condividono la vita reale. Questo legame doppio non va sottovalutato ma anzi valorizzato in qualsiasi strategia social.
  • E, tornando alla reputazione online, quando parlano di noi, ricordiamoci che la nostra risposta potrà essere letta non solo da chi ha scritto il commento ma anche dai suoi amici, e dagli amici degli amici… e così via. Insomma, cortesia sempre, anche davanti ai commenti negativi.

[youtube Cuwg-RevDvo]

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese

Consulente di comunicazione e marketing enogastronomico per aziende piccole e grandi. Docente presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, lo IUSVE di Venezia e la Fondazione E. Mach. Autrice di vari volumi tra cui i manuali Marketing del vino (terza edizione 2021, Edizioni LSWR), Marketing del gusto (2015, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli), e Marketing dei prodotti enogastronomici all'estero (2017, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli e Rita Lauretti).

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