dal perché io valgo all’io mi amo, anzi iomiamo

Intercettata da un tweet di Tirebouchon di ieri mattina, ecco questa nuova linea di prodotti che contiene, fra gli altri, anche una crema a base di uve di Lambrusco. Che l’uva abbia effetti ossidanti si sapeva, che fosse usata per le creme pure – la prima azienda a farne un lancio più importante è stata la Lancome all’inizio degli anni 2000 – ma questo progetto è innovativo perché raccoglie dei prodotti certificati, in partnership con Slow Food® Italia, il Dipartimento di Chimica Industriale e dei Materiali
della Facoltà di Chimica Industriale dell‘Università di Bologna e Phenbiox srl. Il nome del marchio in effetti richiama il noto slogan della L’Oréal (stesso gruppo della Lancome), e si chiama IOMIAMO: messaggio chiaro, c’è poco da spiegare. Grazie alla nuova biotecnologia utilizzata per i prodotti IOMIAMO aumenta l’efficacia del prodotto, in quanto vi è una maggior percentuale di principio attivo; aumenta la sicurezza del prodotto, non essendo utilizzati solventi chimici; aumenta la sostenibilità ambientale della produzione. E infatti i prodotti sono tutti certificati biologici, con grande trasparenza e visibilità circa i fornitori delle materie prime (per ciascuno c’è un link al sito aziendale) e, a seconda del caso, anche il bollino del Presidio Slowfood.

La distribuzione invece è ancora limitata: focus sull’Emilia Romagna, succursali nelle Marche e in Piemonte ma per il resto bisogna ordinare via email o per telefono.

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Consulente di comunicazione e marketing enogastronomico per aziende piccole e grandi. Docente presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, lo IUSVE di Venezia e la Fondazione E. Mach. Autrice di vari volumi tra cui i manuali Marketing del vino (terza edizione 2021, Edizioni LSWR), Marketing del gusto (2015, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli), e Marketing dei prodotti enogastronomici all'estero (2017, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli e Rita Lauretti).

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