US, recessione e vino: il mercato cresce in volumi ma non a valore

Per la prima volta in 15 anni gli americani stanno acquistando vino più economico: insomma, nel 2008 il mercato del vino cresce ancora in volumi (anche se con un misero +0.9%) ma cala a valore dell’1,7% rispetto al 2007, pari a 30miliardi di dollari. Questo è il risultato di una ricerca effettuata da Gomberg-Fredrikson & Associates per conto del Wine Institute of California

Insomma, il clima di recessione ha spostato le preferenze dei consumatori non su altri prodotti, diversi dal vino, ma su vini più economici. L’ultima volta che il mercato è sceso a valore è stato proprio 15 anni fa, con l’ultima recessione. Secondo quelli della Gomberg-Frederikson e associati, inoltre, i consumatori anche se puntano a prodotti dal prezzo inferiore continuano a concendersi comunque, ogni tanto, una bottiglia di vino più costosa. Il vino sembrerebbe dunque essere concepito come un lusso accessibile. (Via Decanter)

E restando in tema, segnalo anche questo post di Vino24 in cui si parla di Recession Wines, la linea di vini pensata per l’economia in crisi e promossa da Poris Hilton, spassosa parodia di Paris.

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese

Consulente di comunicazione e marketing enogastronomico per aziende piccole e grandi. Docente presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, lo IUSVE di Venezia e la Fondazione E. Mach. Autrice di vari volumi tra cui i manuali Marketing del vino (terza edizione 2021, Edizioni LSWR), Marketing del gusto (2015, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli), e Marketing dei prodotti enogastronomici all'estero (2017, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli e Rita Lauretti).

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