DISCLAIMER: questo post è un pizzico autoreferenziale, siete avvisati.
Da qualche settimana è online un sito tutto dedicato al Masseto, uno di pochissimi casi di siti (in questo caso neppure mini come avviene solitamente) interamente dedicati a un unico vino. Ne aveva parlato anche Max Cochetti in un suo post proprio nei giorni del lancio. Un sito internet per un icon wine, dunque, realizzato in modo coerente con l’immagine che il vino ha nel mondo reale, a partire dalla grafica che riprende quella dell’etichetta, come colori e caratteri. E poi navigazione immediata e integrazione con i social network – e ci mancherebbe – ma anche una sezione Esperienza Masseto in cui si può condividere la propria esperienza in una sorta di guest book dedicato al solo vino.

Quanto ai contenuti, qui vabbè entro in ballo anch’io, vedi disclaimer, perché mi sono occupata dei testi nella sezione italiana – redatti per lo più in inglese. L’obiettivo era innanzitutto quello di valorizzare l’aspetto esperenziale ed emotivo legato al vino. Vino inteso appunto come icona, andando a spiegare anche come sono divise le varie sotto zone del vigneto Masseto, le selezioni fatte, la produzione, le differenze tra annata e annata. E proprio come vino icona il sito include anche una ricca sezione dedicata alle aste e alla scelta del vino come investimento che esula dai contenuti che si troverebbero solitamente sul sito web di un’azienda vitivinicola – inclusa una interessante intervista a Serena Sutcliffe, che racconta anche la sua esperienza in questo mondo.

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