Via L’Espresso apprendo di questa nuova polemica in atto in Friuli. Una strana coincidenza di campagne simili, troppo simili graficamente, associate in entrambi i casi al vino. Nella prima, promossa dall’Arcigay, sono rappresentate coppie gay mentre si baciano davanti a un bicchiere di vino e altri prodotti tipici friulani. Il claim recita “Civiltà – Prodotto Tipico Friulano” e la campagna è stata organizzata in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia. Il copy della seconda, promossa dall’Ersa e finanziata con soldi pubblici è “Tipicamente Friulano – Da sempre il piacere del buon gusto“. Anche qui si brinda col vino, ma le coppie cambiano, sono coppie etero e c’è pure una chiesa sullo sfondo in un caso (foto sotto) o una famigliola con bimbo. La seconda campagna è uscita dopo, anche se l’Ersa dice che era già in programma da tempo e che si tratta di una coincidenza. Ora, trattandosi di progetti pubblici ci potrei pure credere che la campagna fosse stata progettata da tempo, sappiamo tutti come si dilungano i tempi quando uno dei due interlocutori non è un’impresa privata. Ma quel “buon gusto”, magari sbaglio, sembra acquisire sfumature diverse mettendo le foto una affianco all’altra. Tuttavia, se anche la campagna dell’Ersa non fosse davvero uno sfottò di quella dell’Arcigay, a mio avviso sembra comunque di cattivo gusto. Scusate tanto, ma che c’azzecca la chiesa coi prodotti tipici friulani? E lo dico da credente pellegrina sulla via di Santiago. Come se non ci fosse già abbastanza lavoro da fare concentrandosi a promuovere quel vitigno che non si può più chiamare Tocai. La fotogallery delle due campagne e confronto la trovate qui.

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