Tempo di crisi, ormai lo dicono tutti. E in Italia in particolare possiamo pure dire che ci si lamenta da una vita che le cose vanno male. A volte ho l’impressione che faccia parte del DNA degli abitanti dello stivale, così come pure la capacità di arrangiarsi. Quello che mi ha scioccato, piuttosto, in una recentissima visita a Londra, è stato l’approccio completamente diverso alla situazione di crisi che stanno vivendo ora nel Regno Unito. Vero è che si tratta di crisi finanziaria innanzitutto, legata alla City, legata a un modo di spendere basato fin troppo sulle carte di credito e sui finanziamenti… ma mai e poi mai avrei pensato di vedere questa situazione “brandizzata”. E invece è proprio così: il credit crunch è diventato il nuovo brand londinese, che si sviluppa in innumerevoli referenze, dal credit crunch lunch offer, al credit crunch mini size sandwich – pacchetti da un tramezzino anziché due pensati non per la dieta di calorie ma di portafoglio – e le credit card recipes sulla rivista di Jamie Oliver.
PS sono tornata… 🙂
ehi BENtornata!!!
ci mancavi (a tutti)
grazieeeeeee, di cuore!
Bentornata Slawka, manchi da un po’ anche su tgv. Aspetto il tuo prossimo articolo che potremmo dedicare a chi in Italia tenta di remare contro l’incupimento generale. Hai carta bianca comunque, come sempre.
Ciao, Fil.
Haha, Fil, me l’aspettavo la strigliata. 😉 ora mi metto all’opera anche per te!
C’è da aspettarsi anche il credit crunch wine? Welcome back 😉
Non lo escluderei, magari come nuovo modo di proporre il vino al calice o la mezza bottiglia… 😛
Ciao Slawka, bentornata!!!
Che piacere poterti leggere nuovamente!