Sono tornata, e ora mi sfogo. La mia destinazione era il villaggio Bravo di Sharm el Sheikh. Ora, premetto che non mi considero una turista sprovveduta ma piuttosto una viaggiatrice di quelle che parte con lo zaino in spalla, e conoscendo a perfezione l’inglese, e sufficientemente bene altre 2 lingue, problemi in viaggio non ne ho mai avuti. Anzi, in passato ho fatto sia la group leader con l’EF che il capo gruppo con Viaggi e Avventure nel Mondo.

Quest’anno però volevo cambiare… volevo fare un viaggio organizzato, senza stare a programmare nulla: relax, magari qualche nuova conoscenza, posti nuovi. L’albergo era spettacolare, il volo aveva il classico ritardo dei charter, ma poco importa. La piscina… un incanto, e le gite, tutte davvero meritevoli. Il problema? Il personale italiano. Qualche esempio:

“Certo che l’ho detto. L’ho detto al tuo ragazzo!”
“Carissima responsabile delle Guest relations, io NON ho il ragazzo, e tanto meno ce l’ho qui a Sharm dove sono venuta da sola! Anzi, se mi dici dove l’hai visto, questo mio ragazzo, mi fai pure un piacere che è un po’ che cerco di capire dove cavolo sta!” 😉

Beh, dicono che i viaggi in cui qualcosa va storto sono sempre i più divertenti da raccontare… Alla fine è vero! Quindi grazie, Villaggi Bravo, per avermi fornito un mare di aneddoti divertenti! Quanto al futuro, non importa se tutti mi dicono che negli altri Villaggi Bravo si sta benissimo, che il problema era solo a Sharm. Ci credo, statene certi, ma dall’anno prossimo… torno alla vecchia formla fai da te, altro che tour operator: Lonely Planet, zaino in spalla e via!

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