E’ stato presentato il 3 luglio il rapporto sul vino realizzato da Unioncamere in collaborazione con l’Istituto Guglielmo Tagliacarne e Nomisma.
Il rapporto ha analizzato 10 anni di attività vitivinicola in Italia (1995-2005) e il relativo comunicato stampa – che già fornisce parecchi dati – si trova a questo indirizzo. All’interno vengono forniti dati sul vino italiano nello scenario internazionale, sull’evoluzione dei consumi nazionali e via dicendo.
All’interno del rapporto segnalo questa tabella che mostra come cambiano gli elementi considerati determinanti per il fatturato delle aziende leader, nei due bienni messi a confronto.
Biennio 2003-5
- Marchio, notorietà e immagine (71,4%)
- Segmentazione del mercato
- Innovazione del prodotto
- Relazioni con la clientela
- Rete distributiva (42,9%)
Biennio 2006-8
- Rete distributiva (85,7%)
- Marchio, notorietà e immagine (71,4% – stabile)
- Ricerca nuovi mercati
- Segmentazione del mercato
- Relazioni con la clientela
La merce non esposta non si vende, così ci si è resi conto che dei prodotti stupendi, se poi non c’è una solida rete distributiva a supporto, restano in cantina.