Via Decanter, apprendo di uno studio di Wine Intelligence dal quale è emerso che i consumatori britannici sembrano prestare poca attenzione al fatto che un vino sia biologico o equo-solidale. E non capiscono bene il significato di “biodinamico”.
Da una serie di indagini quantitative e qualitative su un campione di 2000 consumatori di vino è emerso non tanto che non si curano di questi aspetti del vino, ma piuttosto che c’è una confusione generale a riguardo, c’est à dire, c’è bisogno di comunicare meglio. Di positivo c’è che secondo lo stesso studio, il 20% dei consumatori regolari sarebbero disposti a pagare fino a 50 pence in più per un vino equo solidale.
Mangiare cibi biologici o prodotti convenzionali non fa alcuna differenza. I loro contenuti nutritivi, dati alla mano, sono gli stessi. Parola della Food standards agency (Fsa), l’organismo ministeriale incaricato di tutelare la sicurezza alimentare inglese. Per voi e’vero?