No alcolTempi duri sembrerebbero in vista per i vini ad elevato contenuto di alcol (e per i loro produttori). Marks & Spencer, catena della grande distribuzione con posizionamento “premium” (insieme a Waitrose ma sopra a Tesco e Sainsbury’s), ha deciso di puntare maggiormente sui vini di gradazione 12% a scapito di quelli al 14%. La ragione, una previsione dei consumi britannici a favore di un ridotto quantitativo di alcol. Questo ragionamento dei consumatori sarebbe legato a un’attenzione verso il consumo responsabile.

Così secondo Decanter sarebbe partita la corsa a chi riesce ad abbassare il grado alcolico inalterate le caratteristiche organolettiche… E intanto mi chiedo: due gradi fanno davvero tutta questa differenza, in termini di consumo responsabile? Oppure sono altri, i fattori che determinano un consumo responsabile e sui quali, quindi, sarebbe necessario rivolgere gli sforzi di comunicazione?

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