Nel 2006 sono cresciute più del previsto le esportazioni di vini australiani verso Cina e Svezia. Questi valori riguardano soprattutto le esportazioni a volume (quelle verso la Cina sono addirittura quintuplicate), minore la crescita a valore, a dimostrazione che il posizionamento australiano (vini di qualità buona ma a prezzi bassi) non è ancora cambiato. Ulteriore prova di questo meccanismo sono i risultati nel Regno Unito, ad oggi il mercato principale dei vini australiani. Qui, le esportazioni a valore sono addirittura diminuite, seppur di un minimo 1%. In base a questo posizionamento, secondo il sito francese Vitisphere sono i vini americani (e quindi non francesi e italiani) a essere i più diretti competitor dei vini australiani.
Via Vitisphere