Consumi record per il vino negli Stati Uniti dove si è raggiunta la soglia delle 300.000 milioni casse all’anno.
Dietro a questa crescita, secondo quanto riportato su Decanter, nell’opinione di Jon Fredrikson della Gomberg, Fredrikson & Associates, il fatto che il vino è diventato parte delle consuetudini familiari americane. Questo, in un certo senso, è legato ai seguenti elementi:
- etichette accattivanti
- nomi poco tradizionali che quindi sdrammatizzano l’immaginario del vino
- gusti facili e diretti
- l’utilizzo di tappi a vite
Insomma, bando ai vini del Vecchio Mondo e benvenuti quelli del Nuovo. Ma i vini italiani negli Stati Uniti non erano in crescita?