Segnalo questo articolo pubblicato qualche giorno fa su Milano Finanza e che ho letto via Tiscali in cui si denuncia l’arretratezza di troppe aziende vitivinicole italiane nel mondo del web. Cose che “da queste parti” e includo anche il mio amico Max di Wino, si dicono già da tempo, ma che fa piacere leggere anche su testate nazionali finanziare perché più siamo a cercare di spronare il vino italiano a comunicare bene su internet, meglio è.
Forse un aspetto che non è stato evidenziato nel pezzo è il fatto che internet offre di fatto delle opportunità particolarmente vantaggiose proprio per quelle piccole aziende che hanno budget ridotti. Eppure continuo a incappare in siti fatti male, difficili da navigare e con una grafica anni ’80 (e dico anni ’80 esplicitamente perché all’epoca internet non esisteva…). Lasciamo stare poi i contenuti vecchi, gli annunci del tipo “veniteci a trovare nel nostro stand al Vinitaly 2002”.
Speriamo che in questo anno le cose comincino seriamente a cambiare. Gli ottimi esempi in Italia, già ci sono, non neghiamolo. Vediamo se gli altri riusciranno a prendere ispirazione da chi già fa bene.
Foto di Michael Bretherton