La comunicazione responsabile è all’ordine del giorno già da tantissimo tempo. Tant’è che ci sono riviste specializzate come GDO Week che dedicano all’argomento una rubrica a sé come se si trattasse di packaging innovativo. In questo ambito, ha fatto parlare di sé, poco prima di Natale, anche l’azienda francese Pernod-Ricard che ha deciso di apporre su tutte le proprie bottiglie un disegno/logo che serva a sensibilizzare le future mamme circa il fatto che bere fa male (il disegno è proprio quello dell’immagine). Questa auto-regolamentazione va oltre i vincoli legislativi attualmente in vigore in Europa e avrà valore a partire dal primo semestre del 2007, con l’applicazione del disegno su tutte le retroetichette delle bottiglie commercializzate dal gruppo. Questa comunicazione si inserisce poi all’interno di un piano più ampio volto a sensibilizzare i consumatori in tutto il mondo verso un consumo moderato di alcolici.
Bella iniziativa. Speriamo solo che non si arrivi al punto al quale sono arrivati negli Stati Uniti dove a tutte le donne in età “a rischio di gravidanza” si esortava a comportarsi come se fossero di fatto in attesa – assumendo acido folico, evitando di fumare, ecc. – visto che il 50% delle gravidanze è “a sorpresa”. Per i dettagli consiglio di leggere questo articolo del Washington Post dal titolo “Forever Pregnant“. Vi immaginate se di questo passo si arrivasse a proibire un bicchiere di Champagne (o di Franciacorta o Trento Doc) a tutte le donne, diciamo dai 18 in su? E proprio ora che le donne stanno acquisendo una loro importanza sul mercato?