In Australia la tendenza ormai è ben definita: puntare su un packaging innovativo per aumentare le vendite, soprattutto quando si punta a mercati vicini alle tematiche ambientaliste come quello canadese.
Così è aperta la caccia a chi lancia la bottiglia o confezione più innovativa… così si dice. E poi però scopro che tra le confezioni innovative c’è il solito tetrapack… in Italia le quote di mercato dei vini in tetrapack sono piuttosto stabili, se non in diminuzione. La differenza però in questo caso sta nel modo in cui viene proposto il tetrapack, soprattutto quello destinato al al Canada, più sensibile allo smaltimento dei rifiuti.
Ci sarebbe quindi spazio di crescita ulteriore anche per i nostrani Tavernello & Co sfruttando la leva ambientalista? Ma poi, ci teniamo sul serio all’ambiente da queste parti?
Ma non ci sono solo tetrabrick… Hardy’s ha infatti lanciato lo “Shuttle”, un vino in bottiglia da 187 ml che viene venduta direttamente con il calice di plastica usa e getta sopra… e guarda caso, assomiglia un po’ a uno shuttle. Idea simpatica, molto markettara, che sembra trovare l’appoggio anche delle compagnie aree che punta a una riduzione del peso – la bottiglia è in PET, e del vetro in generale (per motivi di sicurezza). In realtà questo formato ha un forte appeal anche sui consumatori più giovani – se ne parlava già nel 2005 nel San Francisco Chronicle.