Il microchip in bottiglia, la tecnologia RFID

Torno finalmente online dopo la pausa sul Cammino di Santiago per segnalare questo mio articolo appena uscito su Tigulliovino.it. Si parla di tecnologia RFID applicata al vino, ovvero dell’utilizzo di microchip per identificare una bottiglia di vino. Non solo Arnaldo Caprai, ma anche casi dal Giappone, dal Messico e dalla California, per vedere cosa si è fatto finora e cominciare a pensare cosa potrà avvenire in futuro in questo settore.

Buona lettura!

Prima che qualcuno me lo faccia notare… lo so, nella foto non c’è un microchip RFID, è una scheda grafica…

Foto di José Antonio López

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese

Consulente di comunicazione e marketing enogastronomico per aziende piccole e grandi. Docente presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, lo IUSVE di Venezia e la Fondazione E. Mach. Autrice di vari volumi tra cui i manuali Marketing del vino (terza edizione 2021, Edizioni LSWR), Marketing del gusto (2015, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli), e Marketing dei prodotti enogastronomici all'estero (2017, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli e Rita Lauretti).

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