Aumentate le vendite di Pinot Nero grazie a Sideways? Solo fino a un certo punto

Photobucket - Video and Image HostingNelle arti si parla spesso e volentieri di vino. Musica e vino, arte e vino, letteratura e vino… Quello che però di solito è difficile stabilire, è il legame tra opera artistica e vendite di vino. Di solito, sì, ma non nel caso di Sideways, sembrerebbe. Secondo il Wine Institute (fonte Vinimarket), infatti, da ottobre 2004 (quando è uscito il film negli Stati Uniti) e giugno 2005 le vendite di Pinot Nero nei supermercati sono aumentate del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le consegne di vino a base Pinot Nero sono aumentate del 70% – su una base comunque piccola dal momento che il Pinot Nero non ha mai superato una quota di mercato del 2%.

In realtà, secondo lo stesso Wine Institute il film non ha fatto che assecondare un trend già esistente. Basti pensare che nel 2004 sono state vendemmiate in California 70mila tonnellate di Pinot Nero contro le 32mila del 1990. Ma siamo sicuri che il regista Alexander Payne è davvero un regista… “indipendente”?

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Consulente di comunicazione e marketing enogastronomico per aziende piccole e grandi. Docente presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, lo IUSVE di Venezia e la Fondazione E. Mach. Autrice di vari volumi tra cui i manuali Marketing del vino (terza edizione 2021, Edizioni LSWR), Marketing del gusto (2015, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli), e Marketing dei prodotti enogastronomici all'estero (2017, Edizioni LSWR, con Luciana Squadrilli e Rita Lauretti).

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