Quest’autunno Constellation Wines US ha presentato uno studio fatto in collaborazione con la Copernicus Marketing Consulting che traccia un profilo del DNA del consumatore di vino di qualità (e cioè che ha acquistato nel mese precedente l’intervista, almeno una bottiglia al prezzo di almeno 5 dollari. Una specie di “Sinottica” di Eurisko, ma wine-focused. Il panel ha incluso oltre 3500 persone, che hanno risposto a circa 100 domande. Le domande erano incentrate su aspetti prettamente psicologici come attitudini e motivazione, e altri più direttamente commerciali come abitudini di acquisto e consumi, ma con attenzione anche alle attività svolte nel tempo libero.
Ne è risultata una suddivisione del consumatore in 6 categorie principali.

Enthusiasts – entusiasti (12%) – elemento caratterizzante: sono coinvolti in ogni aspetto del consumo, dalla scelta della bottiglia alla condivisione di questa con amici e parenti. Si studiano le etichetta ma anche le riviste specializzate e sono contenti poi di parlare di quello che hanno imparato con i loro cari. Image seekers – attenti all’immagine (20%) – elemento caratterizzante: hanno bisogno di sentirsi sofisticati e divertenti, avventurosi e alla moda. Tipicamente, se non sono sicuri su quale vino comprare, comprano quello più costoso perché il prezzo più elevato li rassicura ma possono scegliere anche in base all’etichetta! Savvy shoppers – acquirenti saggi (15%) – elemento caratterizzante: sono alla ricerca del grande vino a un prezzo vantaggioso, puntano diritto all’isola promozionale; sono convinti che un ottimo vino non deve necessariamente costare una fortuna. Traditionalists – tradizionalisti (16%) – elemento caratterizzante: puntano al vino dell’azienda conosciuta, con una lunga storia alle spalle. Satisfied sippers – degustatori soddisfatti (14%) – elemento caratterizzante: non si curano di quello che bevono né tanto meno di bere sempre lo stesso vino perché preferiscono andare sul sicuro quando lo propongono agli amici o in famiglia. Overwhelmed – spaesati (23%) – elemento caratterizzante: con tutta l’offerta di vini a scaffale, sono persi e hanno bisogno di descrizioni chiare – in retroetichetta ma anche nella disposizione dei prodotti a scaffale, e meglio ancora dei consigli di un esperto nel punto vendita o nel ristorante. Hanno paura di sbagliare nella scelta del vino. Come ha dichiarato José Fernandez, presidente e CEO di Constellation Wines US, “questi risultati ci danno un nuovo e impressionante livello di conoscenza dei bisogni e delle preferenze del consumatore.” Per approfondimenti

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