Dopo due anni di trattative i viticoltori dell’AOC Coteaux de Tricastin ce l’hanno fatta. Salvo che qualcuno non faccia ricorso e vinca, entro due mesi il Ministero delle Politiche Agricole francesi ufficializzerà la nuova denominazione “Grignan-Les Adhemar” per i vini di questa zona. Il vecchio nome, ispirato alla tribù gallica dei Tricastini che abitava qui un tempo, è stato associato negli ultimi anni ad alcuni problemi minori (fuoriuscite di uranio) legati alla centrale nucleare sorta nella stessa zona. Malgrado i test dell’acqua e del suolo abbiano dimostrato che i vigneti non sono stati contaminati, la produzione è scesa del 40% negli ultimi due anni e molti produttori si sono ridotti a espiantare le viti. Insomma, quello che hanno evidenziato i produttori dal 2008 in poi è che sentendo parlare di Tricastin, o vedendo il nome in etichetta, il consumatore associa quel nome alla centrale nucleare, punto e basta. Ecco dunque che in via eccezionale il nome è stato cambiato prendendo spunto invece dall’omonimo paesino dove morì la scrittrice Madame de Sévigné (che per la cronaca disse “Più conosco gli uomini, più ammiro i cani” ma anche “Il cuore non ha rughe”). C’è da sperare bene, insomma.

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