Ho ricevuto un paio di giorni fa la richiesta della Dott.ssa Pietropaolo dell’Università di Napoli di promuovere una nuova iniziativa del loro centro di ricerca. La cattedra di Patologia Clinica vorrebbe coinvolgere le aziende vitivinicole italiane al fine di valutare alcuni effetti dei polifenoli che finora non erano stati ancora analizzati. Di seguito riporto la lettera completa della Dott.ssa Pietropaolo, e anzi approfitto dell’occasione per ricordare come partecipare a simili attività migliori l’immagine dell’azienda rendendola più solida e socialmente responsabile agli occhi dei consumatori, il che vuol dire un aumento delle vendite.

Ecco la lettera con tutti i contatti per chi fosse interessato a partecipare con la propria azienda.

Gentile azienda, a nome della cattedra di patologia clinica della II Università di Napoli (prof. Sica e prof. Napoli), le scriviamo per farle valutare una proposta di collaborazione. Già da tempo siamo interessati allo studio degli effetti benefici dei polifenoli contenuti nel vino nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Negli ultimi 20 anni, una particolare attenzione è stata riservata al vino rosso e ai polifenoli in esso presenti. Da una panoramica della letteratura sull’argomento, si rileva che, pure essendovi una notevole quantità di dati scientifici ed osservazioni empiriche, che testimoniano gli effetti positivi di queste sostanze, alcune discrepanze ed alcune carenze nei dati fanno ritenere che sia necessario uno studio più approfondito non solo della loro concentrazione nei vini prodotti da diversi cultivar, ma anche dei loro effetti sia in sistemi cellulari, che (e soprattutto) in vivo, per completare il quadro delle conoscenze sull’azione benefica, esercitata da questo complesso ed interessante gruppo di sostanze. In particolare riteniamo che sarebbe molto utile studiare, per la prima volta ed approfonditamente, l’effetto dei singoli principali polifenoli nelle cellule endoteliali, dove essi, attraverso la loro attività antiossidante, possono prevenire e ridurre quelle disfunzioni, che hanno come conseguenza l’arteriosclerosi e le malattie ad essa correlate, e vedere anche la differente azione di queste sostanze in correlazione causale con i patterns di polimorfismo genico dell’uomo, argomento, quest ultimo, particolarmente innovativo e che sta dando, in altri campi della ricerca, risultati sorprendenti. Inoltre, recentemente, il nostro gruppo si è occupato dei polifenoli contenuti nel melograno, suscitando notevole interesse nella comunità scientifica Vi è ,ancora, da considerare il ritorno di immagine che deriverebbe da una eventuale collaborazione, in quanto ciò costituirebbe una sorta di garanzia e prestigio nei confronti dei propri clienti. E’ oramai convinzione comune che certificare il proprio prodotto, nelle varie forme possibili, garantendo quindi la salubrità del prodotto e perché no, anche la capacità che esso ha di prevenire e ridurre malattie invalidanti, costituisce una marcia in più per quella azienda che vuole primeggiare nel proprio settore e far si che vecchi e nuovi clienti possano sempre più rivolgersi all’azienda produttrice. La presente costituisce, se da voi ritenuto, un invito a collaborare su queste tematiche di ricerca e marketing, come già in essere con altre case produttrici sul territorio. Cordialmente Michela Pietropaolo

Dott.ssa Michela Pietropaolo
Assistant
Cattedra di patologia clinica della II Università di Napoli
Via Luigi de Crecchio 7 (Complesso Sant’Andrea delle Dame)
Napoli, 80134
tel. 081/292399
stefania.onesto@unina2.it

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