Di WineAmore avevo accennato qualcosa dopo lo scorso Vinitaly quando ho conosciuto uno dei fondatori, Sergio Cocco a una presentazione sull’impronta digitale del vino. All’epoca la presentazione mi aveva incuriosito così successivamente ho approfondito l’argomento con Sergio via skype e mi sono fatta raccontare qualcosa in più. In poche parole si tratta di un’applicazione per Ipad che permette di gestire la carta dei vini in maniera autonoma: non serve più stampare e anche l’aggiornamento viene fatto in maniera semplice, senza che siano necessarie chissà quali competenze. Il vantaggio più evidente e immediato è senz’altro quello di avere una carta dei vini sempre aggiornata, senza bisogno di giustificarsi col cliente che ha scelto proprio quella bottiglia lì, quella che è finita. In più ovviamente c’è il fattore “entertainment” per il commensale che può sfogliare “giocando”, per così dire. Altro fattore che ho apprezzato è quello della flessibilità. Il software viene personalizzato e permette in particolare di mettere in evidenza un prodotto piuttosto che un altro, dando informazioni aggiuntive. Al tempo stesso in queste schede è possibile inserire anche prodotti diversi dal vino – mettiamo il caso che si utilizzino ingredienti particolari in cucina, magari Dop o con una storia particolare alle spalle. In questo modo si può soddisfare anche un altro bisogno del consumatore di oggi, e cioè quello di imparare qualcosa di nuovo, e in questo senso di vivere un’esperienza.

Oltre a questo può essere un utile strumento anche in due altri casi. Il primo, quello di un’azienda vitivinicola già grande che voglia dare un premio ai suoi ristoratori – magari si lasciano fissi in evidenza e con il relativo approfondimento i vini aziendali, e il ristoratore può inserire gli altri in elenco. Il secondo è quello per i distributori o gli importatori, che anche in quel caso possono mettere in evidenza i prodotti che vendono al ristoratore, fermo restando che quest’ultimo potrà aggiungere anche gli altri presenti in carta.
Per finire il pricing è basato su una fee annuale in base al numero di vini inseriti: in altre parole è vero che poi puoi aggiornare tutto da solo ma nell’ottica di fare un servizio su misura l’assistenza non si ferma al momento della consegna.

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