Sabato scorso, come molti di voi sapranno, si è giocata a Verona la partita di rugby Italia-Argentina. Va bene che l’Italia ha perso – tanto per cambiare! – ma ne volevo parlare per segnalare l’organizzazione del terzo tempo con i vini di Masi perché mi è piaciuta molto per la coerenza dell’idea. Il terzo tempo, per chi non fosse un appassionato di rugby, consiste nella tradizione di ritrovarsi a bere tutti insieme alla fine della partita: giocatori delle due squadre, tifosi e tutti gli altri, indipendentemente dal risultato. Offre la squadra ospitante. In Italia al Sei Nazioni da anni il terzo tempo è sinonimo di birra Peroni, partner ufficiale della nazionale: sono loro gli stand che si vedono attorno allo stadio e dove si beve allegramente già prima della partita. Per il match di Verona, come accennavo, oltre a Peroni c’è stato anche un terzo tempo di vino e questa iniziativa mi è piaciuta per come è stata sviluppata, in perfetta coerenza con l’identità di Masi. Già, perché la partita si giocava nella città di Romeo e Giulietta e del Vinitaly, e l’azienda famosa per il suo Amarone si trova nella stessa provincia, e poi c’era il fatto che da anni Masi ha dei vigneti proprio in Argentina, nell’azienda La Arboleda, nella valle di Tupungato, dove si allevano le varietà diffuse nella regione di Mendoza insieme ai vitigni più tipici della Valpolicella, applicando in alcuni casi anche la tecnica dell’appassimento. Così in questa occasione ristoranti e wine bar di Verona hanno proposto i vini argentini firmati da Masi per far conoscere anche i prodotti fatti dall’altra parte dell’oceano.

Via WineNews

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