Mentre si dibatte su tappo a vite, sì o no, ecco una nuova iniziativa per riciclare i tappi di sughero appena partita a Cesenatico. Si chiama Tappoachi? (e ricorda il nome di una bellissima serie andata in onda su uno dei National Geographic Channels su Sky, Selvaggio a chi?).   L’obiettivo è recuperare i tappi di sughero attraverso wine bar, enoteche, ristoranti e alberghi, coinvolgendo gli stessi titolari, e sfruttare il materiale raccolto per la fabbricazione di isolanti termici per le abitazioni: e quindi doppia funzione ecologica: si ricicla e si ricicla per risparmiare energia grazie agli isolanti ottenuti col sughero. Gli esercenti dovranno raccogliere i tappi di sughero e conservarli in attesa che passino a raccoglierli ogni 90 giorni circa. Anche i cittadini privati saranno coinvolti invitandoli a portare i loro tappi usati presso la stazione ecologica. Eventuali proventi verranno devoluti per finanziare iniziative con finalità sociale.

Un altro interessante progetto di riciclaggio dei tappi di sughero è ReCORK, progetto sponsorizzato dalla portoghese Amorim in collaborazione con le società affiliate negli Stati Uniti. In questo caso il sughero viene riciclato per inserirlo nella produzione dei sandali SOLE (una delle società affiliate). “L’obiettivo di  ReCORK è di trovare opportunità per utilizzare il sughero e, allo stesso tempo, comunicare il valore che hanno le sugherete come risorsa naturale sostenibile”. Nella testata del sito è possibile anche vedere il contatore di tappi raccolti finora.

3 risposte

  1. Si tratta di un’ottima iniziativa che noi, come cantina Oddero – La Morra CN, pratichiamo già da un anno, raccogliendo i tappi delle nostre ed anche altre bottiglie… aperte in cantina e conferendoli alla Cooperativa Quetzal di Commercio Equo e Solidale di Alba che li utilizza, appunto, per isolanti termici.

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