Via Focuswine, in un articolo di Franco Ziliani apprendo delle modifiche al Bombay Prohibition Act che dovrebbero partire a breve. La legge in questione è quella che disciplina la vendita e il consumo delle bevande alcoliche in generale. Detta legge verrà quindi presto modificata per permettere anche ai wine bar (prima il diritto spettava solo a ristoranti e hotel) di vendere vini locali, cioè quelli provenienti dallo Stato di Maharashtra.

L’obiettivo è quello di stimolare l’apertura di wine bar e quindi l’industrai vinicola indiana. “Sono inoltre allo studio misure fiscali a favore di viticoltori e aziende vinicole, e licenze con durata più ampia, oltre alla creazione di un wine institute e di un ufficio centrale che si occupi di controllo qualità dei vini, certificazione e promozione sui mercati esteri.

A tal proposito, ricordo che fino al 2001 non era ammessa l’importanzione di vini se non attraverso i canali diplomatici. L’India a oggi rappresenta ancora un mercato di dimensioni ridotte con una crescita a due cifre (+30%) concentrata, come è facile intendere, nelle due grandi città di Mumbay (ex Bombay, la mitica Bollywood) e New Delhi, in particolare tra i giovani con un elevato reddito.

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